Emozioni buone per l'inconscio collettivo.

Con questo lavoro vorremmo raccontare non solo la pallacanestro ma l’uomo, la sua organizzazione emotiva. Vorremmo raccontare, ad esempio, che le nostre esperienze intime e di relazione si attuano con un procedere un passo alla volta. Possono certo sfumare l’una nell’altra, ma non le possiamo provare contemporaneamente.

Il titolo del progetto - 'ProjectCourt' - indica un fatto apparentemente ovvio. Ma considerare ovvio ciò che lega il sorgere di emozioni e sentimenti alla pallacanestro è il risultato di un vivere per abitudine, in modo distratto ed annoiato, lo straordinario esistenziale che ci circonda e ci pervade quando siamo sul campo. Quando si gioca il Gioco, si vibra intimamente per 'simpatia'. Non servono parole per far nascere sentimenti, stati d’animo, esperienze emotive, sensazioni particolari e speciali, sensazioni uniche.

Questa mostra esperienziale propone varie 'stazioni' di ascolto con vista su fotografie rese vive dal fotografo. L'installazione è uno stimolo forte di stampo espressivo-concettuale da vivere con gli occhi e con le orecchie. A completare questo spazio dedicato a tutti gli amanti del Basket vi è una 'osservazione' che materializza, in modo simbolico, il 'momento' presentato attraverso la  fotografia. Opere che dialogano con il suono (MP3 player e cuffie), le luci, i profumi e con la vivacità della mente. Un suono profondo e continuo pervade l'ambiente, creando un clima di meditazione e di attesa. Sequenze visive ed uditive logiche, frutto di una ricerca trentennale nell'ambito della comunicazione e dell'approccio al vissuto sul campo da basket. Parole e frasi in grado di far nascere in chi legge, immagini pensiero o immagini emotive.


The Idea - ProjectCourt


The Idea - ProjectCourt

More coming soon


The Idea - ProjectCourt

More coming soon

The Idea - ProjectCourt

Stimolando un flusso di sensazioni e riflessioni.



Crediamo sia dovere della persona creativa, della persona amante della pallacanestro, il promuovere consapevolezza e cercare di riaprire la porta verso quel vuoto interiore, oggi sempre più presente nello sport diventato semplicemente numero, a partire dal quale sia di nuovo possibile tornare ad ascoltare e ad ascoltarsi. Sia di nuovo possibile tornare al valore nascosto di quando la palla rotolava nella vita dei ragazzi con tutti i suoi rimbalzi rendendo la pallacanestro intima, reale e allo stesso tempo suggestiva di un’ineffabile lontananza.