WALTER FERRAIOLI - PENSIERO
Il campo ricrea i miei pensieri e sentimenti mentre gioco. Tratteggiando, cancellando, tagliando ed incollando narrazioni, ridisegna la mia visione di un mondo tra sogno e realtà. I ‘rumori’ e i ‘moves’ velano e rivelano allo stesso tempo i sentimenti che coesistono nella mia immaginazione e i pensieri sia positivi sia negativi.
Il campo da gioco mi costringe ad esplorare pensieri che altrimenti avrei evitato. Credo sia una scoperta costante, che richiede pazienza e coerenza Il Gioco è divorante, intricato e ‘faticoso’. Il campo da gioco possiede un fascino indefinibile, qualcosa di speciale che le persone possono percepire. È un posto che o ami immediatamente o detesti. Gli appartengo quando gioco e trovo poesia e bellezza dove le persone di solito pensano che non ce ne siano.
Mi sono sempre chiesto come sarebbe stata diversa la mia vita se non avessi ‘incontrato’ il campetto. Meglio qui che morire dentro. Qui, c’ è tempo per una nuova vita. In un mondo in cui è tutto spento e monotono ho visto il basket far brillare gli occhi di molte persone, perché lo Sport, in generale, è produttore di emozioni, forti e vere e sono queste a renderlo speciale, vitale. Si tratta di raccontare storie umane. Di portare al centro coloro che sono percepiti come ‘altri’ a causa di una società poco disposta ad accogliere storie. Lo sport ha la capacità di risollevare lo spirito delle persone e motivarle a credere in qualcosa o a ricominciare tutto da capo. Il ruolo del giocatore è importante, proprio come quello di un artista che ha una tavolozza di colori diversi ad ogni ingresso in campo. Il campetto unisce gli outsider, le minoranze o coloro che vengono trattati come ‘altri’ a causa della loro razza, cultura o stile di vita.
Il campo da basket ci insegna che abbiamo un’ altra scelta, lo scopo. Lo scopo è la convinzione di essere vivi per fare qualcosa. È un’ intenzione generalizzata, interiore, che è sia significativa per te e consequenziale per il mondo oltre te. In breve, il tuo scopo è importante, ha un valore intrinseco per te. E lo scopo ha un orientamento al futuro. La tendenza a credere di essere arrivati alla persona che vogliamo essere ha implicazioni per il nostro ‘senso di sé’. La convinzione che ‘questo è quello che sono adesso e sono un work in progress’ è qualitativamente diversa da ‘questo è quello che sono’. Continua a provare finché non ci riesci. Provare, provare e riprovare finché non ce la si fa, questo è il campetto.
Tutte le storie sono importanti e sono una rappresentazione di chi siamo, della nostra identità, della nostra cultura, della nostra storia, dei nostri ricordi, del luogo da cui proveniamo e talvolta persino del luogo in cui siamo diretti. C’è bisogno di queste storie diverse, per il bene delle persone che si sentono rappresentate attraverso di esse e per il bene di potersi connettere con l’ esperienza degli altri.
Le storie più interessanti sono spesso le più difficili da raccontare.
Ho visto una nuova possibilità di provare.